venerdì 13 giugno 2008

EMBRIONE E ABORTO NELLA CULTURA GRECA 2




SOCRATE (ATENE 469-399a.e.v.)

Socrate(figlio di una levatrice) non si espresse mai in maniera diretta sul tema dell'aborto e della natura dell'embrione, ma da quanto Platone gli fa dire in un passo del Teeteo(149 c-d), si può evincere che per lui l'aborto rientrasse tra le ordinarie mansioni delle levatrici e l'assenza di qualsiasi riserva morale su questa pratica.
Platone, Teeteo 149 c-d : " E non è vero, anche, che le levatrici dando farmaci e cantilenando possono stimolare le doglie, e, renderle, se vogliono più deboli, e pure far partorire quelle che hanno difficoltà e, se ritengono di dover abortire il nuovo essere, lo abortiscono? "


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