venerdì 13 giugno 2008

EMBRIONE E ABORTO NELLA CULTURA GRECA 1


Empedocle di Agrigento (492-432 circa)
I PHISIOLOGOI O PRESOCRATICI (scuola ionica ed eleatica V-IV a.e.v.)

Negavano che il feto prima della separazione dall'utero fosse un essere animale. Sostenevano che l'anima entrasse nel corpo umano al momento della nascita, con il primo atto respiratorio. Prima di allora il feto era considerato parte delle viscere della donna che lo aveva in grembo. Questa fu in particolare l'opinione di Empedocle.
Plutarco, Scripta Moralia, 41.1 : "Ritiene (Crisippo) che il feto sia per natura nutrito dall'utero come una pianta (Empedocle); che poi quando è partorito, investito dall'aria (Diogene) e temprato, muti respirazione (Empedocle): onde non impropriamente l'anima(psychè) sia così chiamata dal raffreddamento(psuxis)".

Nessun commento: