sabato 23 febbraio 2008

...difesa o stupro della vita ?

"E’ la stessa Comunità di Don Benzi a descriverci uno di questi “capolavori” della ginecologia vaticanista.La bambina “salvata” dai benemeriti ginecologi e dalla ancor più benemerita comunità ha 15 mesi e per sette è vissuta in una casa famiglia del Padovano.I suoi genitori, descritti dai “benemeriti” come una coppia spietata e infanticida, avevano deciso di interrompere la gravidanza perchè, alla ventunesima settimana di gestazione, avevano scoperto che la piccola sarebbe stata completamente cieca per la vita intera in quanto era del tutto priva dei bulbi oculari.Una settimana dopo è cominciato l’aborto terapeutico con i farmaci necessari per indurre l’espulsione del feto. Quando il feto era stato dato alla luce, era sopravvenuta un’emorragia celebrale, che aveva reso sorda la bambina, nonché un difettoso accrescimento dei bronchi che le aveva prodotto una gravissima insufficienza respiratoria. In pericolo di vita per molti mesi la piccola è stata affidata dapprima a una casa-famiglia cattolica. Poi una coppia del padovano, sposata con tre figli e due adottati, ha deciso di accogliere anche la sventurata bambina considerandola, come dichiararono i due pii genitori adottivi, con inconsapevole humor nero, “un raggio di Paradiso”. Ora la bambina ha 15 mesi e pesa appena 6 chili: cioè meno della metà del normale, ma la donna che l’ha accolta si dice molto ottimista e fiduciosa.Il calvario della bambina, nonostante l’ottimismo della “madre” adottiva, è però agghiacciante: oltre all’emorragia celebrale, la piccola ha subito un intervento al cuore a dieci giorni di vita nonché, come si diceva, gravi problemi respiratori e infettivi.Ma tutto questo è ancora nulla in confronto a quanto la bambina e, se sopravvivrà, l’adolescente e la donna costretta a vivere dal buonismo vaticano, dovrà patire a mano a mano che la sua cosiddetta vita si evolverà e la coscienza della sua condizione atroce andrà sviluppandosi.Ecco dunque dove approdano le cure provvide del Vaticano e dei medici vaticanisti: non alla difesa ma allo stupro della vita, costretta dai nobili principi delle gerarchie ecclesiastiche a consumarsi nella sofferenza atroce ed infinita di una condanna a morte continuamente rinviata." da
http://www.luigidemarchi.it/2008/02/i-ginecologi-vaticanisti-difesa-o.html

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